Credito d’imposta col software Transizione 5.0. Requisiti, presentazione domande, scadenze e investimenti agevolabili.
Tutte le informazioni utili per le imprese che vogliono innovare
e ridurre i consumi energetici sfruttando le potenzialità
della tecnologia, del digitale e del software Transizione 5.0.
Il Piano Transizione 5.0 rappresenta un’importante opportunità per le imprese italiane di abbracciare la digitalizzazione e la transizione energetica.
Tra le misure previste, il credito d’imposta per l’acquisto di software agevolabili rappresenta un incentivo concreto per investire in soluzioni innovative che possono aumentare la competitività e la sostenibilità dei propri business.
Il provvedimento Transizione 5.0 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 52, serie generale, del 2 marzo 2024, del Dl n. 19/2024. L’aiuto alle aziende, tramite il sistema del credito d’imposta (fino al 45%), è contenuto nell’articolo 38 della norma che è composto da una ventina di articoli.
Piano sul quale il Governo punta molto. Il Ministro delle Imprese e Made in Italy Adolfo Urso crede nelle potenzialità di questo provvedimento e sui risultati positivi che se ne potranno ingenerare: “Il Piano Transizione 5.0 è architrave della nostra politica industriale – ha dichiarato il componente del Governo Meloni – per consentire alle nostre imprese di innovarsi per vincere la sfida della duplice transizione digitale e green, nei due anni decisivi 2024/2025, in cui si ridisegnano gli assetti geoeconomici. Destina 13 miliardi di euro all’ammodernamento dell’impresa italiana, per essere più competitiva e vincere la sfida della duplice transizione ecologica e digitale e infatti gli strumenti serviranno a digitalizzare le imprese italiane e a renderle più efficienti sul piano energetico anche attraverso l’introduzione di impianti di energia rinnovabile ai fini dell’autoconsumo industriale. I 13 miliardi di euro – ha concluso Urso – sono un incentivo importante per accelerare l’innovazione delle nostre imprese e rendere sempre più competitiva a livello globale. Oltre agli investimenti in beni strumentali, la misura è orientata anche alla formazione dei lavoratori, perché le competenze sono il fattore che fa la differenza soprattutto per il nostro Made in Italy“.
Andiamo con ordine ad analizzare i vari articoli di questo decreto e cerchiamo di comprendere chi può usufruire del credito d’imposta, per quale tipologia d’investimento, per quali beni materiali e immateriali ed entro quando. Uno fra tutti è il software, ma quale con software Transizione 5.0?
Cos’è la Transizione 5.0, a chi serve e perché è stata introdotta
La Transizione 5.0 è il piano per la transizione digitale ed energetica dedicata alle imprese e che prevede tutta una serie di misure per sostenere gli investimenti in software e altre tecnologie innovative.
Il piano è stato istituito con il Dl n. 19/2024 e le disposizioni attuative del Pnrr, ed è finalizzato a sostenere il processo di transizione digitale ed energetica delle aziende nazionali, in attuazione di quanto previsto dalla decisione del Consiglio ECOFIN dell’8 dicembre 2023 e, in particolare, di quanto disposto in relazione all’Investimento 15 – «Transizione 5.0», della Missione 7 – REPowerEU.
Il Credito d’imposta per gli investimenti in software Transizione 5.0
Il Piano Transizione 5.0 agevola l’adozione di un’ampia gamma di software, tra cui:
- Software per l’intelligenza degli impianti: monitorano i consumi energetici e introducono meccanismi di efficienza energetica
- Software gestionali: migliorano la gestione della produzione e della supply chain
- Software per la formazione: supportano l’acquisizione di competenze nelle tecnologie per la transizione digitale ed energetica.
In buona sostanza gli investimenti in software Transizione 5.0 sono stati considerati ammissibili ai fini del credito d’imposta, purché siano interconnessi al sistema aziendale di gestione della produzione o alla rete di fornitura e contribuiscano complessivamente alla riduzione dei consumi energetici.
Questa tipologia di investimenti includono software per il monitoraggio continuo e la visualizzazione dei consumi energetici, nonché software Transizione 5.0 per la gestione aziendale.
Più in generale, sono ammessi e agevolabili, tutti gli investimenti in beni materiali e immateriali nuovi, strumentali all’esercizio d’impresa di cui agli allegati A e B del Piano Industria 4.0.
Beni materiali e immateriali che devono essere interconnessi al sistema aziendale di gestione della produzione o alla rete di fornitura, a condizione che, tramite gli stessi, si consegua complessivamente una riduzione dei consumi energetici della struttura produttiva non inferiore al 3% o, in alternativa, una riduzione dei consumi energetici dei processi interessati dall’investimento non inferiore al 5%.
In quest’ambito, grazie alla sensoristica IoT delle soluzione MES Industri 4.0, oggi la proposta Dylog Buffetti è in grado di fornire soluzioni software Transizione 5.0 sviluppate proprio per analizzare ed efficientare i livelli di consumo energetico.
Questa tipologia di software, ossia quelli sviluppati per garantire intelligenza agli impianti e monitoraggio costante dei loro consumi energetici, abbinata ai software gestionali classici d’impresa, possono essere acquistati unitamente e garantire degli importanti sgravi fiscali.
Come ottenere il credito d’imposta investendo in software Transizione 5.0
Per ottenere il credito d’imposta con software Transizione 5.0, le imprese devono presentare una domanda telematica al Gestore dei Servizi Energetici (GSE) utilizzando un modello standardizzato.
La domanda deve essere corredata da una serie di documenti, tra cui:
- Progetto di investimento
- Certificazione ex ante che attesti la riduzione dei consumi energetici conseguibile
- Certificazione ex post che attesti il completamento degli investimenti
Attenzione, però, per Certificazioni, non si parla di auto-Certificazioni.
Le attestazioni ex ante ed ex post debbono essere rilasciate da soggetti terzi, come:
- gli Esperti in Gestione dell’Energia (EGE – anch’essi certificati da organismo accreditato secondo la norma UNI CEI 11339)
- le Energy Service Company (ESCo) certificate da organismo accreditato secondo la norma UNI CEI 11352
Il Ministero delle imprese e del Made in Italy, dal canto suo, potrà esercitare, anche avvalendosi del GSE, di un’attività di vigilanza sulle azioni svolte dai soggetti abilitati al rilascio delle certificazioni.
Alle PMI le spese sostenute per le certificazioni è riconosciuto un aumento del credito d’imposta (non superiore ai 10 mila euro).
Termini temporali per le domande e l’ammortamento del credito nel software Transizione 5.0
Come spiegato in precedenza, le domande per il credito d’imposta del Piano Transizione 5.0 possono essere presentate telematicamente al Gestore dei Servizi Energetici (GSE).
Ciò può avvenire già dal 2 aprile scorso. La data ultima di presentazione della domanda è il 31 dicembre 2025.
Il credito d’imposta è utilizzabile esclusivamente in compensazione.
Dopo la verifica della documentazione, il credito d’imposta può essere utilizzato in compensazione, presentando il modello F24 tramite i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate.
Il credito d’imposta può essere utilizzato in compensazione esclusivamente entro il 31 dicembre 2025.
L’ammontare non ancora utilizzato alla scadenza del termine può essere riportato in avanti e utilizzato in cinque quote annuali di pari importo.
Per le piccole e medie imprese, il credito d’imposta può essere utilizzato in sette quote annuali di pari importo.
Il credito d’imposta non concorre alla formazione del reddito nonché della base imponibile dell’imposta regionale sulle attività produttive.
Consigli pratici utili per l’acquisto di software Transizione 5.0 ed evitare sanzioni
È consigliato presentare la domanda per il credito d’imposta il prima possibile, in modo da poter beneficiare del credito nel minor tempo possibile.
È importante conservare tutta la documentazione relativa al credito d’imposta per il software Transione 5.0, in quanto potrebbe essere richiesta dal GSE o dall’Agenzia delle Entrate per controlli tecnici e fiscali.
Per maggiori informazioni sulle modalità di presentazione delle domande e sull’utilizzo del credito d’imposta, si consiglia di consultare il sito web del Gestore dei Servizi Energetici (GSE) o di rivolgersi a un professionista.
Quali sono i requisiti per accedere al credito d’imposta per gli investimenti in software software Transizione 5.0?
Per accedere al credito d’imposta per gli investimenti in software, le imprese devono rispettare i seguenti requisiti:
1. essere residenti nel territorio dello Stato o avere una stabile organizzazione nel territorio dello Stato,
2. essere in attività,
3. effettuare nuovi investimenti in strutture produttive ubicate nel territorio dello Stato, nell’ambito di progetti di innovazione da cui consegua una riduzione dei consumi energetici,
4. non essere in stato di liquidazione volontaria, fallimento, liquidazione coatta amministrativa, concordato preventivo senza continuità aziendale, o sottoposte ad altra procedura concorsuale prevista dal regio decreto 16 marzo 1942, n. 267, dal codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza, di cui al decreto legislativo 12 gennaio 2019, n. 14, o da altre leggi speciali, o che abbiano in corso un procedimento per la dichiarazione di una di tali situazioni,
5. non essere destinatarie di sanzioni interdittive ai sensi del decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231, rispetto delle normative sulla sicurezza nei luoghi di lavoro applicabili in ciascun settore e corretto adempimento degli obblighi di versamento dei contributi previdenziali e assistenziali a favore dei lavoratori.
Come si calcola il credito d’imposta per gli investimenti in software Transizione 5.0?
Il credito d’imposta per gli investimenti in software Transizione 5.0 è riconosciuto nella misura del 35% del costo, per la quota di investimenti fino a 2,5 milioni di euro, nella misura del 15% del costo, per la quota di investimenti oltre i 2,5 milioni di euro e fino a 10 milioni di euro e nella misura del 5% del costo, per la quota di investimenti oltre i 10 milioni di euro e fino al limite massimo di costi ammissibili pari a 50 milioni di euro per anno per impresa beneficiaria.
Il nuovo credito d’imposta nel Piano Transizione 5.0 rappresenta, quindi, un’opportunità significativa per le imprese italiane che desiderano investire nella transizione digitale ed energetica. Gli investimenti nel settore software Transizione 5.0 possono beneficiare di agevolazioni importanti, contribuendo allo sviluppo sostenibile e all’innovazione del tessuto imprenditoriale del paese.
Se sei interessato a sapere di più delle nostre soluzioni software Transizione 5.0, contattaci.
Saremo pronti a darti il supporto necessario per effettuare la scelta più adatta alle tue esigenze per ottenere il credito d’imposta e innovare così la tua attività.
Sommario
- Cos’è la Transizione 5.0, a chi serve e perché è stata introdotta
- Il Credito d’imposta per gli investimenti in software Transizione 5.0
- Come ottenere il credito d’imposta investendo in software Transizione 5.0
- Termini temporali per le domande e l’ammortamento del credito nel software Transizione 5.0
- Consigli pratici utili per l’acquisto di software Transizione 5.0 ed evitare sanzioni
- Quali sono i requisiti per accedere al credito d’imposta per gli investimenti in software Transizione 5.0
- Come si calcola il credito d’imposta per gli investimenti in software Transizione 5.0