Guida completa sul rilascio della Targa Storica
Guida completa sul rilascio della Targa Storica secondo il Decreto MIT 4/8/2023
Cosa serve e come fare per ottenere la Targa Storica di un veicolo da collezione
Nel vasto panorama automobilistico, c’è un ambito nel quale la passione trascende la mera proprietà e guida di veicoli e motoveicoli. Parliamo della passione eterna che avvolge i cuori dei collezionisti di auto e moto storiche, un’esperienza che unisce storia, design e pura eccitazione meccanica.
Essi vanno oltre il ruolo di meri possessori di automobili o motociclette, assumendo l’arduo compito di custodi di autentici gioielli su due e quattro ruote, devoti a preservare il patrimonio dei veicoli del passato per le generazioni future. In questa ricerca della perfezione c’è anche la targa storica, ossia una targa che per stile e fattura ricordi com’era la targa al momento dell’immatricolazione del mezzo.
Un viaggio nel tempo su due e quattro ruote
Possedere un’auto o una moto storica per questi collezionisti è come possedere un frammento vivente di storia. Ogni graffio, ogni dettaglio e ogni motore ruggente raccontano una tappa unica del mezzo custodito e coccolato. Più che semplici proprietari, gli appassionati sono narratori appassionati di un passato automobilistico e motociclistico che va oltre il metallo e l’asfalto.
La targa storica è quel piccolo ma fondamentale dettaglio che dà il senso dell’accuratezza con cui ogni amatore restaura il proprio veicolo.
La cura maniacale per il dettaglio
La passione per i veicoli storici è una dedizione che si manifesta nella cura maniacale per ogni dettaglio. I collezionisti dedicano ore al restauro e alla manutenzione, assicurandosi che ogni componente sia autentico e ogni rifinitura rispecchi fedelmente il periodo storico di appartenenza del mezzo. Questa attenzione meticolosa testimonia un amore senza tempo per questi veicoli intrisi di storia.
Eventi e raduni: condivisione di una passione comune
Se è vero che alcuni amano godersi i loro “gioielli” custoditi nei loro garage, la passione dei collezionisti non si esaurisce nel confine della propria rimessa. Essi cercano la condivisione partecipando a eventi e raduni dedicati alle auto storiche. Ogni veicolo diventa un’opportunità per connettersi con altri appassionati, condividendo storie, esperienze e un’affinità per il fascino senza tempo delle auto d’epoca. Perché oltre al godimento personale, c’è una profonda consapevolezza di agire come custodi di un’eredità. Sentono infatti la responsabilità di preservare e trasmettere questo patrimonio.
Le auto e le moto infatti, raccontano una parte (come pellicole restaurate e riproiettate) di storia e società di tempi andati.
Ecco perché oltre alla carrozzeria e al motore anche piccoli dettagli, come selleria, valigeria, la targa storica e altri accessori devono essere identificativi dell’epoca e rigenerare le medesime suggestioni.
In questa narrazione non possono essere escluse le targhe storiche: anch’esse simboli identificativi e ben riconoscibili di un periodo storico ben preciso.
E per loro si affaccia una nuova prospettiva.
Il rilascio delle targa storica secondo il Decreto MIT 4/8/2023
Un importante cambio di rotta è in arrivo per i possessori di veicoli storici, grazie al recente Decreto MIT del 4 agosto 2023 nel quale si parla anche della targa storica. La normativa apre nuove prospettive per ottenere la tanto ambita targa storica, introducendo procedure semplificate e consentendo alle Agenzie di Pratiche Auto abilitate STA di svolgere un ruolo chiave nel processo di richiesta.
Agenzie di Pratiche Auto e la gestione della targa storica
Secondo il Decreto, pubblicato di recente sulla Gazzetta Ufficiale, le Agenzie di Pratiche Auto abilitate STA hanno il potere di richiedere il rilascio della targa storica per veicoli di interesse storico e collezionistico. Questo include non solo i veicoli che sono stati precedentemente radiati dal PRA ma anche quelli soggetti a reimmatricolazione. Questa iniziativa mira a semplificare il percorso burocratico per i proprietari di auto storiche, offrendo loro un canale dedicato e specializzato per poter ottenere anche la targa storica.
Il ritorno alla grafica originaria della targa storica
Una delle novità più significative, per la gioia di collezionisti e restauratori, è la possibilità di emettere la targa storica con la grafica originaria. Ciò significa che la targa sarà caratterizzata dalla sigla alfanumerica e dalle specifiche del modello conformi al periodo storico di costruzione o di circolazione del veicolo risultanti nell’ANV (Archivio Nazionale Veicoli) o nell’archivio informatico del PRA, ovvero conformi a quelle che risultano essere iscritte negli archivi non informatici del PRA e da ricercare mediante visura richiesta dall’interessato (di solito l’intestatario del veicolo storico).
Questa opportunità non solo conferisce un tocco di autenticità, ma celebra anche l’estetica e lo stile dell’epoca a cui il veicolo appartiene.
Procedura semplificata e fase pilota
Il Decreto prevede una procedura agevolata, consentendo alle Agenzie di Pratiche Auto abilitate STA di presentare un’apposita istanza per il rilascio del Documento Unico e della targa storica.
La sigla alfanumerica e le caratteristiche di modello saranno allineate con il periodo storico di costruzione o di circolazione del veicolo, come riscontrato nei registri digitali o, in mancanza di questi, negli archivi non informatici del PRA. Dal 28 novembre 2023, un breve periodo pilota sarà avviato per testare l’efficacia della procedura, prima di renderla ampiamente disponibile a tutte le Agenzie di Pratiche Auto abilitate STA.
Questa iniziativa rappresenta un passo significativo verso un approccio più efficiente e focalizzato nel concedere il prestigioso riconoscimento di “auto storica”. I proprietari di questi veicoli avranno ora la possibilità di vivere un’esperienza più agevole e autentica nel processo di ottenimento delle targhe storiche, contribuendo a preservare e valorizzare il ricco patrimonio automobilistico storico.
La targa storica completa il restauro di moto e auto veicoli storici per i quali c’è un collezionismo molto vivace.
E di ciò se ne sono accorte anche le grandi case d’asta (per lo più europee ma anche d’oltreoceano) che sempre più spesso programmano auctions dedicate a veicoli di ogni epoca.
Come si ottiene il riconoscimento di moto/veicolo storico?
I veicoli di interesse storico rappresentano un patrimonio culturale su ruote, e per poter godere di benefici e agevolazioni, i proprietari devono ottenere il Certificato di Rilevanza Storica (CRS) dell’Automotoclub Storico Italiano (ASI) o di enti accreditati. Questo documento è cruciale per attestare il valore storico del veicolo e garantire i vantaggi previsti dalle leggi.
Ecco tutto ciò che c’è da sapere su come ottenere il Certificato di Rilevanza Storica.
Cos’è e chi rilascia il Certificato di Rilevanza Storica
Il Certificato di Rilevanza Storica è un documento che certifica l’importanza storica del veicolo, rilasciato da enti quali l’ASI. Questo certificato garantisce la validità storica del veicolo attraverso rigorosi controlli tecnici e burocratici, consentendo al mezzo di beneficiare dei vantaggi riservati alle auto storiche.
Tuttavia, non è sufficiente possedere un CRS; la legge richiede anche la classificazione di storicità all’interno della carta di circolazione del veicolo. Per ottenere questa classificazione, è necessario prima acquisire il CRS dall’ASI o da un ente federato regionale, quindi aggiornare i documenti del veicolo presso gli uffici della Motorizzazione Civile o un’Agenzia autorizzata.
In Italia, il Certificato di Rilevanza Storica viene rilasciato principalmente dall’ASI, ma anche da altre federazioni autorizzate, come il Registro Fiat Italiano, il Registro Italiano Alfa Romeo, il Registro Storico Lancia e Federmoto (FMI). Ognuna di queste associazioni ha modalità d’iscrizione specifiche, offrendo vantaggi aggiuntivi ai propri membri, come riviste specializzate e l’accesso a eventi esclusivi.
ASI e il Certificato di Rilevanza Storica: come funziona?
L’ASI è l’ente principale riconosciuto dallo Stato per il rilascio del certificato di rilevanza storica per moto e auto in Italia. Attraverso un rigoroso Regolamento, l’ASI analizza i veicoli per verificare i requisiti tecnici e storici necessari per ottenere il certificato.
Cosa sostituisce il Certificato di Rilevanza Storica ASI?
Il certificato ASI può essere sostituito da un CRS equivalente emesso da enti accreditati come il Registro Fiat Italiano o il Registro Italiano Alfa Romeo. Questa opzione, introdotta dal decreto ministeriale del 17 dicembre 2019, è valida per i veicoli ultraventennali e iscritti al PRA.
Come ottenere e come compilare la domanda per il Certificato di Rilevanza Storica
La procedura per ottenere il certificato comprende l’invio di una richiesta all’ASI o a un ente federato, la compilazione di un modulo e il pagamento delle commissioni, seguito da un’ispezione tecnica da parte della Commissione ASI.
La domanda per il certificato è semplice da compilare, con informazioni come la finalità della richiesta, i dati anagrafici del proprietario, la tipologia del veicolo e i riferimenti all’associazione di appartenenza. Inoltre, è richiesta la presentazione di foto della vettura per attestarne l’autenticità storica.
Quali auto/moto possono avere il Certificato di Rilevanza Storica?
Per ottenere il certificato, i veicoli devono avere almeno 20 anni d’età, essere iscritti all’ASI, mantenuti in buone condizioni e possedere un particolare interesse collezionistico o storico. Devono anche essere iscritti al PRA.
Costo e scadenza del Certificato di Rilevanza Storica ASI
Il costo del certificato varia, ma include una quota associativa di 41,32 euro (quota ASI) a cui si aggiunge la quota del Club Federato ASI, che varia a seconda dell’associazione.
Il certificato ha una durata di 10 anni dalla data di rilascio e deve essere rinnovato. È necessario rinnovare l’attestato in caso di cambio di proprietà del veicolo.
Richiesta del tagliando documenti per il tagliando di Classificazione per i veicoli di Interesse Storico
Dopo aver ottenuto il CRS, è necessario richiedere il tagliando di classificazione per beneficiare di agevolazioni fiscali e assicurative. Questo può essere fatto autonomamente o tramite un’Agenzia di servizi automobilistici.
La raccolta dei documenti necessari include la carta di circolazione, il CRS o un documento di associazione, documento d’identità, codice fiscale, e una delega se la richiesta è presentata da un’altra persona.
Modulo per la Richiesta del tagliando di Storicità dell’Auto/Motocicletta
Il modulo TT2119, scaricabile online dal Portale dell’Automobilista, deve essere compilato e presentato insieme alla documentazione e alle ricevute dei pagamenti presso gli uffici territoriali della Motorizzazione Civile.
A cosa serve il Certificato di Rilevanza Storica Auto?
Il certificato è fondamentale per ottenere agevolazioni fiscali, sconti sull’assicurazione, superare la revisione periodica biennale e partecipare a competizioni, raduni ed eventi storici. Con questo attestato, è possibile beneficiare dello sconto del 50% sul bollo auto e di polizze assicurative convenienti.
In conclusione, il Certificato di Rilevanza Storica rappresenta un passo cruciale per gli appassionati di auto e moto storiche che desiderano preservare e godere di questi gioielli su due/quattro ruote. L’ASI e le federazioni accreditate offrono un percorso strutturato per ottenere questo riconoscimento, con vantaggi che vanno oltre il semplice status di “auto/moto storica”. Con tutta la documentazione a posto è quindi possibile ottenere anche la targa storica.
I software Dylog, le Agenzie di Pratiche Auto e la targa storica
Dylog continua ad aggiornare i propri software per mettere a disposizione delle Agenzie di Pratiche Auto strumenti aggiornati e innovativi per gestire al meglio la trasformazione digitale delle attività al servizio degli automobilisti/motociclisti.
E lo fa anche in occasione della novità normativa rappresentata Decreto MIT 4/8/2023 sulla targa storica.
Ma non solo tramite l’aggiornamento del software: ogni cambiamento normativo o implementazione all’interno del gestionale sono affiancati da adeguati strumenti di formazione (webinar, tutorial, help in linea ecc.) per garantire ai clienti Dylog di conoscere le funzioni rese disponibili e sfruttarne al meglio tutte le potenzialità.
Se quindi, sei il titolare di un’Agenzia Pratiche Auto e devi gestire anche la targa storica di Veicoli di Interesse Storico e Collezionistico contattaci e scopri come puoi gestire quest’attività con una soluzione tecnologicamente evoluta (così com’è Pratica: il software più apprezzato dai titolari delle agenzie di pratiche auto), facile da usare, sempre aggiornata e completa delle funzioni indispensabili per chi lavora nel settore del disbrigo pratiche automobilistiche.
Sommario
- Un viaggio nel tempo su due e quattro ruote
- La cura maniacale per il dettaglio
- Eventi e raduni: condivisione di una passione comune
- Il rilascio delle Targhe Storiche secondo il Decreto MIT 4/8/2023
- Agenzie di Pratiche Auto e la gestione delle Targhe Storiche
- Il ritorno alla grafica originaria della targa
- Procedura semplificata e fase pilota
- Come si ottiene il riconoscimento di moto/veicolo storico?
- Cos’è e chi rilascia il Certificato di Rilevanza Storica
- ASI e il Certificato di Rilevanza Storica: come funziona?
- Cosa sostituisce il Certificato di Rilevanza Storica ASI?
- Come ottenere e come compilare la domanda per il Certificato di Rilevanza Storica
- Quali auto/moto possono avere il Certificato di Rilevanza Storica?
- Costo e scadenza del Certificato di Rilevanza Storica ASI
- Richiesta del tagliando documenti per il tagliando di Classificazione per i veicoli di Interesse Storico
- Modulo per la Richiesta del tagliando di Storicità dell’Auto/Motocicletta
- A cosa serve il Certificato di Rilevanza Storica Auto?
- I software Dylog, le Agenzie di Pratiche Auto e le targhe storiche